PRIMAVERA SOUND: TOH! EDIT

Charli + Troye e Sabrina: Il Primavera Sound si riconferma anche quest’anno come il festival più inclusivo e vibrante della scena musicale, portando sul palco un mix esplosivo di artisti che celebrano la libertà, l’espressione e l’identità queer.

In un panorama sonoro sempre più fluido e rivoluzionario, questa edizione del Primavera Sound che si svolgerà dal 5 al 7 giugno, si distingue per la sua line-up ricca di icone pop, leggende dell’elettronica, outsider del rock e nuove promesse dell’hyperpop.

Abbiamo selezionato per voi gli artisti che riteniamo essenziali di questa edizione, quelli che incarnano al meglio lo spirito della libertà che accomuna il festival a TOH! Magazine: tra gay anthem, synth futuristici, chitarre distorte e ritmi da dancefloor, ecco i nomi che non potete assolutamente perdere.

5 GIUGNO

Charli XCX & Troye Sivan – L’epitome del pop queer e senza freni! Charli e Troye portano sul palco un’energia club-kid e nostalgica, tra sintetizzatori sfrenati e inni da dancefloor che parlano di libertà, amore e desiderio queer.

FKA Twigs – Icona avant-pop, Twigs mescola R&B futuristico, danza sperimentale e un’estetica cyber-gotica che sfida i generi e celebra il corpo come strumento di espressione queer e senza limiti.

Idles – Il post-punk dei ribelli! Con il loro suono brutale e liriche intrise di vulnerabilità maschile decostruita, gli Idles incarnano un’energia queer-friendly fatta di rabbia e affetto a braccetto.

Beabadoobee – Un’estetica Y2K che incontra chitarre shoegaze e indie pop sognante: Beabadoobee porta sul palco una dolcezza ribelle, perfetta per chi cerca un rifugio nelle melodie queer e nostalgiche.

CMAT – Con un country-pop ironico e teatrale, CMAT trasforma il melodramma del cuore spezzato in un’estetica camp irresistibile, mescolando influenze vintage con uno spirito ultramoderno.

The Dare – Il revival electroclash incontra la scena queer clubbing: The Dare incarna l’energia sfrenata della notte, con beat che sembrano usciti da un after party degli anni 2000.

Magdalena Bay – Pop iper-futurista e vaporwave glamour: questo duo è un viaggio cyber-pop tra estetica glitch e nostalgie sintetiche, perfetto per chi sogna un universo queer da videogioco arcade.

6 GIUGNO

Sabrina Carpenter – La nuova it-girl del pop, con un’estetica da girlboss ironica e testi taglienti che riecheggiano le confidenze tra amiche queer su crush impossibili e drammi romantici.

Clairo – La regina dell’indie soft queer, con un songwriting intimo e dolce che ha dato voce a una generazione di cuori sensibili e storie d’amore saffiche sussurrate tra chitarre lo-fi.

Haim – Un trio di sorelle che porta sul palco un mix di soft-rock e attitudine queer-friendly, con un sound che richiama l’energia delle road trip estivi tra amici con la musica a tutto volume. Qui presenteranno i brani del loro atteso quarto album.

Beach House – Il sogno etereo di ogni anima sensibile: gli inventori del dream pop: chitarre riverberate che creano paesaggi sonori in cui perdersi, come un bacio rubato sotto una luna artificiale.

Wet Leg – Ironia post-punk e spirito ribelle: le Wet Leg flirtano con il nonsense e la voglia di evasione, creando inni queer-friendly che fanno venire voglia di ballare scalzi sotto le stelle. In attesa del nuovo album.

Zaho De Sagazan – Un’anima francese oscura e teatrale, tra chanson elettronica e una presenza scenica che incarna un’estetica queer androgina e sofisticata.

Amòr Liquido – Pop-punk-rock scanzonato che sembra appena ausicto da uno dei primi film di Almodòvar, ribellione e tanta ironia. Non vediamo l’ora di saltellare.

7 GIUGNO

Chappell Roan – Il nuovo volto del pop queer camp! Con il suo mix di teatralità drag, glitter e hook irresistibili, Chappell è un inno vivente alla libertà espressiva e all’estetica maximalista. In attesa del suo nuovo chapter.

LCD Soundsystem – La colonna sonora perfetta per un dancefloor indie-queer: tra beat elettronici, liriche nostalgiche e il carisma di James Murphy, ogni loro live è una celebrazione della malinconia danzante.

Fontaines D.C. – Post-punk ruvido e liriche da poesia urbana, i Fontaines D.C. portano un’energia contagiosa, raccontando con profondità e intensità il caos emotivo della vita moderna con la giusta dose di scazzo.

ANOHNI and the Johnsons – La voce ultraterrena e potente di ANOHNI è un grido d’amore queer, un manifesto di vulnerabilità e resistenza che attraversa il folk, il soul e l’avanguardia. La “voce” di questa edizione.

Confidence Man – Electro-pop sfrenato, coreografie assurde e un’estetica kitsch che trasforma ogni concerto in un party senza freni. Perfetti per chi vuole ballare senza pensieri.

Isabella Lovestory – Reggaeton femminile e spregiudicato: Isabella Lovestroy fonde ritmi sensuali con un’attitudine che esalta l’empowerment sessuale e la fluidità espressiva. Tokisha style!

Frost Children – Hyperpop caotico, estetica glitch e attitudine cyberpunk: Frost Children è la nuova frontiera del pop queer alieno e decostruito, perfetto per le anime ribelli della Gen Z.